Davanti a me vedo strade deserte. Vedo un mercato morente. Vedo i giovani mastini in cerca di preda. E io sto alla macchina da scrivere. Sono vecchio, ma ancora in salute. Ho i pensieri pi# chiari che mai. Sono all’apice della potenza creativa. Ho il pieno controllo del mio testo. Scrivo narrativa catastrofica e non scrivo per il mercato, per piazzare una sveltina o per professionalità o per vedere il mio nome su una copertina. Scrivo per i sopravvissuti, in modo che sappiano a cosa sono sopravvissuti. Scrivo, per così dire, per i posteri, in modo che possano rendersi conto di cosa è andato storto e resistano all’imperativo storico di giudicarci con troppa durezza. Davanti a me vedo passati di pomodoro e cracker salati.
[Don DeLillo, Great Jones Street (Great Jones Street), 1973,
trad. Marco Pensante, Il Saggiatore 1997, p.227]
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