In un qualche sperduto angolo dell’universo scintillantemente riverso in innumerevoli sistemi solari c’era una volta un astro, sul quale intelligenti animali scoprirono il conoscere. Fu il minuto più tracotante e mendace della “storia universale”: tuttavia certo solo un minuto. Dopo pochi respiri della natura l’astro si raggelò, e gl’intelligenti animali dovettero inevitabilmente morire. — Qualcuno potrebbe inventare una favola siffatta e tuttavia non avrebbe ancora illustrato sufficientemente quanto miserevole, quanto umbratile e fuggevole, quanto insensato e arbitrario appaia entro la natura l’intelletto umano; vi furono eternità in cui non era; quando sarà nuovamente passato, non sarà accaduto nulla.
[Friderich Nietzsche, Su verità e menzogna in senso extramorale,
trad. Francesco Tomatis, Su verità e menzogna, Bompiani 2017, p. 79]