“In effetti a volte si parla della crudeltà ‘animalesca’ dell’uomo, ma è una cosa terribilmente ingiusta e offensiva nei confronti degli animali: l’animale non può mai essere tanto crudele quanto l’uomo, tanto artisticamente, tanto artatamente crudele. La tigre si limita ad azzannare, a scannare, e slo questo sa fare. Non le passerebbe nemmeno per la testa di inchiodare la gente per le orecchie, coi chiodi, per tutta la notte, nemmeno se fosse capace di farlo.”
[Fëdor Michajlovič Dostoevskij, I fratelli Karamazov
trad. Serena Prina, Feltrinelli 2024, pp. 331-332]