un lavoro sporco

L’atteggiamento di Lovecraft non è quello di un romanziere. Quasi tutti i romanzieri immaginano che sia loro dovere dare un’immagine esaustiva della vita. Sono convinti che la loro missione sia quella di gettare “nuova luce”. Ma rispetto ai fatti non hanno altra scelta: sesso, denaro, religione, tecnologia, ideologia, distribuzione della ricchezza… un buon romanziere deve sapere tutto di queste cose. E tutto deve rientrare in una visione approssimativamente coerente del mondo. Il compito, ovviamente, è quasi impossibile per un essere umano, e il risultato quasi sempre deludente. È un lavoro sporco, quello del romanziere.


[Michel Houellebecq, H.P.Lovecraft: contro il mondo, contro la vita]