Come andare in bici senza paura della polizia, mangiare il cocomero in giardino, lavarsi i piedi con la gomma, fare la doccia con gli innaffiatoi, essere felici quando piove.
Poi basta che se no diventa stucchevole.
Come andare in bici senza paura della polizia, mangiare il cocomero in giardino, lavarsi i piedi con la gomma, fare la doccia con gli innaffiatoi, essere felici quando piove.
Poi basta che se no diventa stucchevole.
Un’altra cosa che mi era mancata: la città di notte, calda e vuota.
Girarci in bici senza un motivo, vedere il riflesso dei lampioni negli occhi dei gatti, gli unici che mi attraversano la strada, le serrande abbassate, le tende chiuse, sedie e panchine vuote, graffiti, scritte a mano, cartelli di legno, intonaci rotti, qualche televisore, finestre aperte, un vecchio ogni tanto affacciato che guarda la strada, le stelle da qualche parte, silenzio e sudore.
Ci sono cose che non avrei immaginato, ma mi erano mancate e ora me ne rendo conto bene: il sudore, le colline, i gatti di strada, le lucertole.
Un po’ come quando tornato da Barcellona mi resi conto di quanto mi erano mancati il cielo e le nuvole.