letture

Un amore

Ho iniziato a leggere Un amore di Dino Buzzati.
Come molti dei miei libri, l’ho comprato usato, e quindi è vecchio, plastificato, ma soprattutto ha scritte e timbri all’interno. In prima e ultima pagina c’è scritto:

“Questo libro è stupendo”

“È bellissimo” “è vero!”

“Leggetelo… è bellissimo!”

“Leggete assolutamente questo libro xché è veramente bello!”

“Ciao 2°A”

Oltre al fatto che mi incuriosisce molto, che questo libro sia piaciuto così tanto a così tante ragazze delle superiori (questo libro era di una biblioteca scolastica di un Istituto Tecnico Femminile, qualunque cosa volesse dire), queste scritte mi hanno ricordato quella sulla confezione del gorgonzola dolce Igor, che ho appena preso al supermercato, che fa così (compreso l’accento sbagliato sulla i):

“Ma come fanno a farlo cosí buono?”

Doppio sogno doppia lingua

In questi giorni sto leggendo Traumnovelle/Doppio sogno di Arthur Schnitzler, nella (bella) versione della casa editrice Alia, cioè con testo originale a fronte.
E, oltre ad avere la conferma che gli esteuropei pronuncino la ü come una i (da almeno un secolo!), mi sono accorto dopo un po’ che per ogni pagina 29 righe di italiano corrispondono a 33 righe di tedesco.
(almeno secondo la traduzione di Chiara Marmugi)