La settimana scorsa sono stato un giorno intero a letto, per malattia. Un evento raro che però mi ha permesso di leggere più a lungo del solito (anche più dei miei tragitti quotidiani in metro). Nella semioscurità della malattia ogni schermo era troppo luminoso e quindi una sofferenza. Le pagine e le parole invece sono sempre state un rifugio, anche se per la maggior parte del tempo ho dormito.
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