Un’idea che ho da un po’ è che mi sembra di vivere in un dopoguerra qualsiasi, ma senza che ci sia stata la guerra. Non ci sono macerie fisiche, ma luoghi (della mente e non) abbandonati, lasciati alla devastazione del tempo. È una cosa che razionalmente non so neanche spiegare più di tanto, ma che ogni tanto trova anche qualche conferma (oltre a quella dei cicli del capitalismo, ineluttabili come l’imbecillità umana).
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