Fedor Dostoevskij

I fratelli Karamazov – libro primo

(i fratelli Karamazov hanno i titoli sia dei libri che dei singoli capitoli, e sono dei bei titoli, ma il mio gioco mi piace e lo faccio anche per loro)

1: dove Adelaida Ivanovna in un attimo si rende conto che può solo disprezzare il proprio marito
2: dove Fëdor Pavlovič Karamazov si dimentica del figlio Mitja
3: dove Ivan si ricongiunge inspiegabilmente con suo padre
4: dove Fëdor Pavlovič non si sorprende della richiesta di Alëša
5: dove Alëša vuole essere perfetto

La libertà

Alla fine del 1862 Dostoevskij va all’estero per la prima volta e visita la Francia, l’Inghilterra, la Svizzera, la Germania. Tornato, pubblica «Note invernali su impressioni estive». Della libertà scrive: «Cos’è la liberté? La libertà. Che libertà? La libertà di fare tutto quello che si vuole entro i limiti della legge. Quando si può fare quello che si vuole? Quando si possiede un milione. La libertà fa ottenere a tutti un milione? No. Che cos’è una persona senza un milione? Una persona senza un milione non è uno che fa tutto quel che vuole, è uno a cui fanno tutto quel che vogliono».

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Delitto e castigo: parte sesta

I: dove Raskol’nikov passa dall’apatia al terror panico
II: dove Porfirij Petrovič scopre le sue carte
III: dove Raskol’nikov cerca Svidrigajlov
IV: dove Svidrigajlov racconta la sua storia (dal suo punto di vista)
V: dove Dunja spara due volte (ma non tre) a Svidrigajlov
VI: dove Svidrigajlov non viene visitato dal fantasma di Marfa Petrovna, ma solo da incubi
VII: dove io, Raskol’nikov, sua madre e sua sorella piangiamo
VIII: dove Raskol’nikov ripete la sua deposizione

Delitto e castigo: parte quinta

I: dove Lebezjatnikov parla di progresso ma Pëtr Petrovič pensa ad altro
II: dove Katerina Ivanovna litiga con tutti al banchetto commemorativo per il marito defunto
III: dove Pëtr Petrovič accusa Sonja di avergli rubato cento rubli
IV: dove sia Sonja che Raskol’nikov hanno le lacrime agli occhi
V: dove Katerina Ivanovna inizia e finisce di delirare

Delitto e castigo: parte quarta

I: dove Svidrigajlov sostiene che i malati sono gli unici a poter vedere i fantasmi, in quanto a metà fra i due mondi
II: dove Pëtr Petrovič Lužin prima di andarsene vorrebbe dire ancora una cosa
III: dove Razumichin e Raskol’nikov si fissano per un minuto intero
IV: dove Raskol’nikov si inginocchia davanti a tutta la sofferenza umana
V: dove Porfirij Petrovič gioca al gatto col topo con Raskol’nikov
VI: dove Raskol’nikov improvvisamente in cuor suo sente quasi una sensazione di felicità