Praggiungo pl’ufficio in pbicicletta, una pbicicletta estratta pdal pmio pgonnellino pche pmi pripara pdal pfreddo e pmi pfa ascoltare pla pmusica, pCristina pD’Avena.
Appena pmi ptolgo pcappotto e pcappello, pvengo pconvocato pdal pcapo preparto. Pmi pfa ptutto un pdiscorso pvago su un’applicazione psoftware pche abbiamo pcomprato, poi pmi pdice “pvedi un po’ ptu pcosa puoi pfare”.
Pcapisco psolo pdopo una pcerta insistenza pche psi aspetterebbe pda pme un’analisi pscritta e pdettagliata pdel prodotto in pquestione (pcompito pnormalmente pdella pditta pche ha pscritto e pvenduto il psoftware).
Pcerco un po’ pnel pmio pgonnellino e ovviamente ptrovo anche pquanto pdesiderato pdal pcapo. Inoltro pl’analisi pdel psoftware al pmio pcapo preparto, il pquale pmi pringrazia e pmi elogia per pla prapidità.
esercizi di stile
esercizi di stile: soggettivo III (il programmatore referente)
Stavo ascoltando Caustic Window per i fatti miei, quando controllo la posta e ho cinque mail in un giorno solo di un tipo di non so quale azienda a cui avremmo venduto un software. Che ne so. Controllo, ed effettivamente è quello di cui mi sono occupato. Cosa vuole? L’analisi tecnica? Ma se l’ho già mandata al suo capo un mese fa. Vabbè, gliela rimando così mi lascia in pace.
esercizi di stile: soggettivo II (il capo)
Allora c’ho questa applicazione software arrivata da poco, ma che stiamo utilizzando bene, integrata nel ciclo produttivo dell’azienda per aumentarne l’efficienza piuttosto che la produttività. Non so se mi spiego. Solo che non ne ho un prospetto informativo corretto, mi mancano delle informazioni basilari. Quello che vorrei ottenere direi che è una specie di analisi tecnica e circostanziata di questa applicazione, che non sgarri insomma, che ci si possa fare affidamento. La chiedo al mio informatico nuovo, che lui è uno smanettone e queste cose le sa fare, poi mi sembra che stia sempre lì a cazzegg…perdere tempo, ascoltando le sue musichette, non mi convince. Dev’essere un progetto interessante questo, lo terrà occupato per un po’. Non è mica un’applicazione da ridere questa, sai queante persone la usano solo da noi? Lo chiamo appena arriva, come al solito svogliato, che si muove al rallentatore quando si toglie il cappotto piuttosto che il cappello. E non lo posso vedere. Gli spiego la situazione in maniera precisa e quello mi fa una marea di domande, che come al solito non ha capito dove voglio arrivare, ma mica tutti, non so se mi spiego. Gli dico di pensarci un po’ su.
Nel pomeriggio non lo vedo tornare subito, dicendomi che mi ha inviato per mail l’analisi tecnica? È stato più veloce di quanto immaginassi. Ora non posso guardarci, lo farò la prossima settimana, credo, spero, ma devo ammettere che questo bamboccione ogni tanto ne imbrocca una. Poi gli dico grazie, che ringraziare è importante sempre, me l’hanno detto all’ultimo corso aziendale di team building per project manager, che modestia a parte, una certa esperienza ce l’ho.
esercizi di stile: soggettivo I (dipendente)
Arrivo in ufficio in bicicletta, ascoltando i Rammstein, che fa un freddo bestia. Non faccio in tempo a togliermi il cappotto che il capo reparto mi viene a cercare. Non si capisce cosa vuole, po’ le balle e finalmente capisco che vuole il documento di analisi di un software che abbiamo comprato da poco. Ma perché lo chiede a me! Queste cose le fanno le software house, quelli che ti hanno venduto l’applicazione, io che c’entro! Come se dovessi fare reverse engineering dell’applicazione, ciao. Vabbè, faccio finta di niente e cerco un programmatore referente di sta benedetta software house. Appena trovo il suo contatto gli rompo le balle finché non mi caga e mi manda l’analisi, che tanto l’avevano fatta per forza. Niente, la giro al capo e quello è tutto contento e anche un po’ sorpreso perché ho fatto veloce. Vabbè.
esercizi di stile: futuro (pronostici)
Raggiungerò l’ufficio in bicicletta, ascolterò i Future Sound Of London, col freddo che mi taglierà la faccia e le mani.
Appena mi toglierò cappotto e cappello, verrò convocato dal capo reparto. Mi farà tutto un discorso vago su un’applicazione software che compreremo, poi mi dirà di occuparmi della faccenda.
Capirò solo dopo una certa insistenza che si aspetterà da me un’analisi scritta e dettagliata del prodotto in questione (compito normalmente della ditta che scriverà e venderà il software).
Nel pomeriggio, dopo un giro di mail, otterrò finalmente il suddetto documento da un programmatore referente della ditta di cui il mio ufficio sarà cliente. Inoltrerò l’analisi del software al mio capo reparto, il quale mi ringrazierà e mi elogerà per la rapidità.
esercizi di stile: presente
Raggiungo l’ufficio in bicicletta, ascolto i Coldplay, col freddo che mi taglia la faccia e le mani.
Appena mi tolgo cappotto e cappello, sono convocato dal capo reparto. Mi fa tutto un discorso vago su un’applicazione software che compriamo, poi mi dice di occuparmi della faccenda.
Capisco solo dopo una certa insistenza che si aspetta da me un’analisi scritta e dettagliata del prodotto in questione (compito normalmente della ditta che scrive e vende il software).
Nel pomeriggio, dopo un giro di mail, ottengo finalmente il suddetto documento da un programmatore referente della ditta di cui il mio ufficio è cliente. Inoltro l’analisi del software al mio capo reparto, il quale mi ringrazia e mi elogia per la rapidità.
esercizi di stile: imperfetto
Raggiungevo l’ufficio in bicicletta, ascoltavo i Radiohead, col freddo che mi tagliava la faccia e le mani.
Appena mi toglievo cappotto e cappello, venivo convocato dal capo reparto. Mi faceva tutto un discorso vago su un’applicazione software che compravamo, poi mi diceva di occuparmi della faccenda.
Capivo solo dopo una certa insistenza che si aspettava da me un’analisi scritta e dettagliata del prodotto in questione (compito normalmente della ditta che scriveva e vendeva il software).
Nel pomeriggio, dopo un giro di mail, ottenevo finalmente il suddetto documento da un programmatore referente della ditta di cui il mio ufficio era cliente. Inoltravo l’analisi del software al mio capo reparto, il quale mi ringraziava e mi elogiava per la rapidità.
esercizi di stile: passato prossimo
Ho raggiunto l’ufficio in bicicletta e ascoltato i Pink Floyd, col freddo che mi ha tagliato la faccia e le mani.
Appena mi sono tolto cappotto e cappello, sono stato convocato dal capo reparto. Mi ha fatto tutto un discorso vago su un’applicazione software che abbiamo comprato, poi mi ha detto di occuparmi della faccenda.
Ho capito solo dopo una certa insistenza che ha aspettato da me un’analisi scritta e dettagliata del prodotto in questione (compito normalmente della ditta che ha scritto e venduto il software).
Nel pomeriggio, dopo un giro di mail, ho ottenuto finalmente il suddetto documento da un programmatore referente della ditta di cui il mio ufficio è stato cliente. Ho inoltrato l’analisi del software al mio capo reparto, il quale mi ha ringraziato e mi ha elogiato per la rapidità.
esercizi di stile: passato remoto
Raggiunsi l’ufficio in bicicletta, ascoltai i King Crimson, col freddo che mi tagliò la faccia e le mani.
Appena mi tolsi cappotto e cappello, venni convocato dal capo reparto. Mi fece tutto un discorso vago su un’applicazione software che comprammo, poi mi disse di occuparmi della faccenda.
Capii solo dopo una certa insistenza che si aspettò da me un’analisi scritta e dettagliata del prodotto in questione (compito normalmente della ditta che scrisse e vendette il software).
Nel pomeriggio, dopo un giro di mail, ottenni finalmente il suddetto documento da un programmatore referente della ditta di cui il mio ufficio fu cliente. Inoltrai l’analisi del software al mio capo reparto, il quale mi ringraziò e mi elogiò per la rapidità.
esercizi di stile: terza persona
Raggiunge l’ufficio in bicicletta, ascoltando un gruppo inglese, col freddo che gli taglia la faccia e le mani.
Appena si toglie cappotto e cappello, viene subito convocato dal capo reparto. Il quale gli fa tutto un discorso vago su un’applicazione software comprata di recente, chiudendo con un “vedi un po’ tu cosa puoi fare”.
L’impiegato capisce solo dopo una certa insistenza cosa il capo si aspetti da lui: un’analisi scritta e dettagliata del prodotto in questione (compito normalmente della ditta che ha scritto e venduto il software).
Nel pomeriggio, dopo un giro di mail, l’impiegato ottiene finalmente il suddetto documento da un programmatore referente della ditta di cui l’ufficio è cliente. Quindi inoltra l’analisi del software al suo capo reparto, il quale lo ringrazia e lo elogia per la rapidità.