Secondo e ultimo inventario, mi mancherai:
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elenchi
Il comodino, cosa c’è dentro
Bisogna sapere che il mio comodino è un po’ particolare. Come molte cose della mia casa è stato trovato per strada, e forse non aveva neanche quel ruolo in origine. Ad ogni modo ora è il mio comodino. Traballa su un piede solo (centrale), pesa tantissimo, si apre solo dall’alto, è bordeaux ed è stato rinominato Il Buco Nero.
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Il comodino, cosa c’è sopra
Una lampada rivestita di fumetti Disney (paperi di Perina, forse), una foto, un buono per i cinema di Münster, un paio di calzini, la mappa della S+U-Bahn di Berlino, una sim italiana, una radiosveglia rumorosissima, dei fazzoletti, Poesie di Beckett (Newton Compton Editori, 1978), “Percival Everett di Virgil Russell” di Percival Everett (il titolo fra virgolette in questo caso è d’obbligo, Nutrimenti, 2014), Internazionale #1086, fogli sparsi di appunti, il portaocchiali (senza occhiali, se no non vedevo nulla di tutto ciò), i biglietti per Als wir träumten, Eisenstein in Guanajuto, Pod electricheskimi oblakami, Yi bu zhi yao all’ultima Berlinale, una chiavetta USB e un po’ di polvere.
Ma la cosa più interessante è cosa c’è dentro.
Le non-classifiche del 2014 #1: qualche album
Quest’anno la settimana delle classifiche la faccio nell’anno dopo. Che poi non ho capito perché si debbano fare classifiche sull’anno ad anno non concluso.
Inoltre nella settimana delle classifiche non farò classifiche. Che non ho voglia di ordinare, catalogare, eccetera.
Quindi si va di elenchi scombinati, liste e segnalazioni singole, perché alla fine è più divertente così. Almeno per me.
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