posso essere libero

Allora, prendendo il tè e chiacchierando con loro, per la prima volta nella mia vita formulai un giudizio preciso su me stesso: non conosco e non sento il male e il bene, e non perché ne abbia perso la sensazione; il male e il bene non esistono (e questo mi faceva molto piacere), sono solo pregiudizi; io posso esser libero da ogni pregiudizio ma, se raggiungerò questa libertà, sarò perduto.


[Fëdor Dostoevskij, lettera di Stavrogin ne I demoni, 1873,
trad. Giovanni Buttafava, Rizzoli 1981, p. 762]