Che altro merita biasimo, se non il vizio? E io per evitare il biasimo m’immergevo nel vizio. Quando mancavo di colpe che mi uguagliassero ai malvagi, inventavo fatti che non avevo fatto per timore di apparire tanto più vile quanto più ero innocente.
[Agostino, Confessioni, II, III.7, trad. Carlo Carena]