È chiaro che desidero attenzione, ma non posso fare a meno di detestarmi per darmi da fare e mostrare il mio ego in giro per il mondo. Da qualche parte nella mia testa c’è la voce di un minuscolo vecchio presbiteriano scozzese che dice: “Non dovresti parlare di te in pubblico… è disdicevole.” In fin dei conti, so che comunque non fa nessuna differenza: troverei qualche motivo per essere disgustato dal mio comportamento.
[Seth Grahame-Smith, I diari di Seth,
da Black #8, Coconino 2006, p. 143]