«Per questa ragione c’è una sola affermazione su noi uomini odierni che abbia senso. E mi riferisco alla seguente: “noi oggi siamo coloro che, agli occhi di quelli che vivranno dopo di noi, dato che questi non ci saranno, non saranno mai stati. Quindi noi e i nostri antenati siamo già anche i-mai-stati!»
Dopo queste dissennate parole l’intervistatore rimase ammutolito.
«Non vi sentite bene?» domandai.
«Solo un giramento di testa».
«È perlomeno qualcosa», conclusi. «Ai più, infatti, nemmeno questo succede».
[Günther Anders, Nemmeno “soltanto che saremo stati” (Noch nicht einmal »nur gewesen«),
da Brevi scritti sulla fine dell’uomo, Asterios Editore 2015]