Nessuno capirà

«Che cosa stai inventando? Un romanzo?» chiede lei, angosciata.
Io chino la testa.
«Mi hai detto tante volte che un giorno avresti scritto un romanzo in cui non ci sarebbe stata una sola parola seria. Una Grande Idiozia Per il Tuo Solo Piacere. Ho paura che quel giorno sia venuto. Ti avverto però: sta’ attento».
Io chino la testa ancora di più.
«Ti ricordi che cosa ti diceva tua madre? La sento come fosse ieri: “Milanku, smettila con i tuoi scherzi. Nessuno capirà. Offenderai tutti e tutti finiranno per non poterti più vedere”. Ti ricordi?».
«Sì» dico io.
«Ti avverto. La serietà ti proteggeva. La mancanza di serietà ti lascerà nudo davanti ai lupi. E tu lo sai che i lupi sono là ad aspettarti».


lalentezza[Milan Kundera, La lentezza (La lenteur), 1995,
trad. Ena Marchi, Adelphi edizioni 1995, p.95]

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