naturale

Alla domanda se si trattava di cosa veramente urgente, aveva risposto senza esitazione di sì e che non gli era possibile attendere. Ma quando se lo trovò seduto davanti dall’altra parte del tavolo, il primo pensiero che venne in mente a lei fu: “Se c’è una cosa che può aspettare è proprio una confessione di questo genere fatta in questo modo.” L’atteggiamento rigido e distaccato con cui Wittgenstein rese la confessione le vietò qualsiasi moto di simpatia nei suoi confronti. A un certo punto quasi gridò: “Come? Lei vuole essere perfetto?” “Naturale che voglio essere perfetto”, fu la risposta di Wittgenstein in tono non meno sostenuto.


[Wittgenstein. Il dovere del genio, Ray Monk,
trad. Piero Arlorio, Giunti 2018, p. 365]