Una cosa dev’essere chiara: non ho detto nulla di straordinario, e nemmeno di sorpredente. Lo straordinario comincia nell’attimo in cui mi interrompo. Ma non sono più capace di parlarne.
[Maurice Blanchot, L’Arrêt de mort
da Paul Auster, L’invenzione della solitudine (The Invention of Solitude), 1982,
trad. Massimo Bocchiola, Einaudi 1997, p. 64]