E così hanno stabilito che gli Dei dispongono tutto ad uso e consumo degli uomini, per legarli a sé ed esserne tenuti in sommo onore; così è avvenuto che ognuno ha escogitato, secondo la propria indole, un modo diverso di adorare Dio, affinché questi lo prelidigesse sopra tutti gli altri e disponesse l’intera natura al servizio della sua cieca cupidiga e della sua insaziabile avidità.
[Baruch Spinoza, Appendice della I parte dell’Etica, 1677,
trad. Remo Cantoni e Franco Fergnani, UTET 1997, p.123]