Altri album che non stavano nella classifica di ieri, ma che mi andava di citare quindi ho creato categorie apposta per loro.
I candidati sono diversi: i Queens Of The Stone Age che sono tornati dopo 6 anni con un bell’album, i Nine Inch Nails anche loro dopo una pausa di 6 anni ma con un album da mezza delusione, i Primal Scream se non fosse che non se ne sono mai andati, i Boards of Canada tornati dopo ben 8 anni, i Lycia dopo 10 con un album clamoroso tra l’altro, ma ovviamente il titolo va inevitabilmente a Next Day di David Bowie.
Sia perché è tornato dopo 10 anni quando un po’ tutti lo davano per pensionato, sia perché l’album è davvero bello.
Senza dubbio OutRun di Kavinsky, produttore elettronico dal gusto retrò, già famosissimo per la splendida Nightcall (fatta anche in collaborazione con uno dei due Daft Punk e la voce di Lovefoxxxxxxxxx) in apertura di Drive.
Questo è il turno di Psychic dei Darkside. Non so neanche bene il perché, ma questo album di electro-qualcosa di cui non saprei definire neanche il genere mi è piaciuto e l’ho ascoltato a ripetizione, da cui il meritato titolo.
dark di Gary Numan dell’anno
Questo titolo se lo potevano giocare altri nomi grossi come Depeche Mode o i Lycia (entrambi già nella classifica di ieri) o i già citati Nine Inch Nails (che però hanno intrapreso un percorso dubbio e non così convincente – cosa stai facendo Trent?), ma finché pubblicherà album questo titolo sarà di Gary Numan a prescindere. Quest’anno con Splinter.
Nonostante l’ep mistico degli Ulver, qui vincono facile i già noti Haxan Cloak con Excavation. Solo per amanti del genere (dark-ambient et simili).
Vabbè, non c’è bisogno di dirlo. I Daft Punk con Random Access Mmemories hanno fatto qualcosa di spiazzante che non ho ancora deciso se mi piace. Più semplicemente alcune così sì, altre meno. Boh. Però è sulla bocca di tutti e i singoli sono letteralmente ovunque, quindi hanno vinto loro ancora una volta.
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