l’autobiografia

Esonerata da ogni onere di prova, l’autobiografia pura permette sia la veracità sia la menzogna ma sepre come apparente testimonianza di un «vi dico la verità» nuda e cruda, senza pudori. Come se, parlando di sé l’io parlasse di un altro, citasse un altro, o come se io parlasso di un «io» in generale, in modo nudo e crudo.
[…]
Ogni autobiografia si presenta come una testimonianza: dico e scrivo quello che sono, vivo, vedo, sento, intendo, tocco, penso; e reciprocamente, ogni testimonianza si presenta come verità autobiografica: garantisco la verità riguardo a ciò che io, io stesso, ho percepito, visto, inteso, sentito, vissuto, pensato, ecc.


[Jacques Derrida, L’animale che dunque sono
trad. Massimo Zannini, Jaca Book 2019]