Un altro di questi segni è la scomparsa del meraviglioso: con esso svaniscono non solo le forme della venerazione, ma anche lo stupore come fonte della scienza. Ciò che in questo stadio si può chiamare meraviglia, sorpresa, è soprattutto l’impronta della cifra nel mondo dello spazio e dei numeri. L’incommensurabile si farà notare in ogni direzione quale corrispettivo della scienza esatta, ridotta finalmente a pura tecnica della misurazione. La vertigine dinanzi all’abisso cosmico è un aspetto del nichilismo.
[Ernst Jünger, Oltre la linea, 1949,
Adelphi 1989, p. 75]