la realtà sarà pure reale

Ciò che distingue noi esseri umani del capitalimo avanzato ed eredi della filosofia greca eccetera eccetera è la convinzione che la realtà sia qualcosa di consistente e che sia anche essenziale. Tutto il nostro modo di pensare è determinato dalla necessità che il mondo là fuori esista davvero. È essenziale al nostro sistema di vita. La tentazione, tipica di noi occidentali, di negare la realtà o di evaderne non è che una conseguenza di questo modo di pensare.
Avete mai pensato al perché siamo stati noi occidentali a scoprire l’America, ad andare sulla Luna e a rompere le balle – a portare la civiltà, come si dice – in un sacco di altri posti? Perché non ce ne stiamo per i fatti nostri a casa nostra? Perché abbiamo inventato robe tipo il turismo, i villaggi vacanze o le guerre umanitarie? Perché tutto questo scoprire e inventare?
Certamente abbiamo avuto le nostre buone ragioni, ma tra queste ce ne sono alcune meno buone e una è che, non di rado, la realtà in cui pretendiamo di vivere non ci va poi così a genio come crediamo. La realtà sarà pure reale, ma spesso ci sembra una realtà di merda e così ci mettiamo alla ricerca di una nuova.


[Tommaso Pincio, Il Budda delle anfetamine,
da L’aria che tira, Minimum Fax, 2004]