Ma l’azione degli scienziati, poiché agisce nella natura dalla prospettiva dell’universo e non nel tessuto delle relazioni umane, manca del carattere di rivelazione dell’azone come della capacità di produrre vicende e storie, che insieme formano la fonte da cui scaturisce il significato che illumina l’esistenza umana.
[Hannah Arendt, Vita activa (The Human Condition), 1958
trad. Sergio Finzi, Bompiani 1964, p. 242]