Certi dicono che è come avere sempre davanti e sotto un enorme buco nero senza fondo, un buco nero, nerissimo, con dentro qualche spunzone, magari, e tu fai parte di quel buco, e cadi anche quando rimani dove sei (… magari quando capisci che il buco sei tu, e nient’altro…)
[David Foster Wallace, Il pianeta Trillafon in relazione alla Cosa Brutta, 1984, Giulio Einaudi 2009, p.67]
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