il rivoluzionario

Il rivoluzionario è un uomo perduto, spietato verso lo Stato e verso la società istituita in genere; da essa non deve dunque aspettarsi nessuna pietà. Fra lui da una parte, lo Stato e la società dall’altra, esiste uno stato di guerra, visibile o invisibile, ma permanente e implacabile, una guerra all’ultimo sangue. Egli deve imparare a sopportare la tortura.


[Michael Confino, Il catechismo del rivoluzionario. Bakunin e l’affare Nečaev
Adelphi 1976]