Quando presentai il romanzo a Lisbona c’erano circa milleseicento persone in sala. Ci fu un lungo dibattito e a un certo punto l’ex presidente Mario Soares, che sedeva accanto a me, si girò con fare indignato e mi chiese: se si arrivasse a una votazione in cui, non dico l’ottanta per cento delle schede — come è scritto nel romanzo — ma anche solo il quindici per cento fosse in bianco, non crede che questo risultato rappresenterebbe il crollo della democrazia? Ah sì? ho detto io. Perché invece il quaranta per cento di astensioni non lo è?
[Francesca Borrelli, José Saramago, intervista del 2005 da Biografi del possibile,
Bollati Boringhieri 2005, p.28]
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