(parole estratte: cinta, gengiva, matrice, logomachia, solenoide, Ebony Web)
Fa freddo e buio, in bici attacco la dinamo (che, per chi non lo sapesse, funziona secondo la legge di Faraday Neumann Lentz applicata a un solenoide) e ascolto gli Ebony Web (che, per chi non lo sapesse, sono un gruppo soul che ha inciso una sola canzone, per una compilation soul del 1996).
Arrivo al lavoro (che, per chi non lo sapesse, è il reparto IT di una grossa azienda locale), dove però non faccio in tempo a togliermi cappotto e cappello e dedicarmi alle mie solite matrici di dati (leggasi fogli Excel) che vengo convocato dal mio capo reparto (che per chi non lo sapesse è una persona che di informatica non sa pressoché nulla, nonostante sia il capo del reparto IT).
Inizia la sua logomachia che non ascolto neanche (per chi non lo sapesse, è anche una persona inconcludente e logorroica), che non servono davvero a comunicarmi un messaggio, ma apparentemente solo a mostrarmi le gengive canine. Come anche il suo camminare su e giù per la stanza e slacciarsi e riallacciarsi la cinta (che, per chi non lo sapesse, è il nome della cintura in sud Italia). Quando alla fine capisco cosa vuole posso ritirarmi nel mio ufficio a far finta di lavorare.
Contatto il referente dell’app di cui mi ha richiesto dettagli e ottengo un documento tecnico dettagliato (che, per chi non lo sapesse, avessi dovuto scriverlo io ci avrei perso delle settimane, non avendo sviluppato in prima persona l’applicazione). Giro il suddetto documento al capo reparto, che così è tutto felice.