(parole estratte: pupillo, gallina, lametta, monte, onicofagia, velo, Radion 6)
Raggiungo l’ufficio in bicicletta, ascoltanto i Radion 6, col freddo che mi taglia la faccia come una lametta.
Non faccio in tempo a togliermi il cappotto, che il capo mi convoca con la sua voce di gallina strozzata. C’è un problema. A meno che non sia stato preso da un attacco di onicofagia, a giudicare dallo stato delle sue unghie c’è un problema grosso. In realtà, il problema più grosso a quanto pare è la sua incapacità di esplicitare il problema. Si rivolge a me come al suo pupillo, ma riconosco la sua ipocrisia e non mi faccio illusioni. Quando riesco a squarciare il velo di parole inutili, comprendo cosa desidera e tiro un sospiro di sollievo.
L’analisi del software in questione sarebbe una grossa bega per me che non l’ho sviluppato, ma basta risolvere il problema a monte: contatto il referente dell’azienda che se n’è occupata e mi faccio mandare tutta la documentazione. Mi basta poi girarla al capo reparto che tuba al telefono interno per ringraziarmi ed elogiare la mia rapidità.