– Uei! Che fine avevi fatto, oggi?
– Dai le carte va, oggi giornataccia.
– Che t’è successo?
– Ma niente, che stamattina ero lì in ufficio a farmi i fatti miei ascoltando gli Air…
– …chi? Gli Èr?
– Vabbè, un gruppo. Ero lì che guardavo la colonna a destra di Repubblica insomma…
– Ah, capisco.
– Eh. E arriva il capo che mi dice un treno di robe che non ci capisco niente.
– E poi?
– E poi gli ho chiesto cosa voleva, che non si capiva niente.
– E cosa voleva?
– Ma niente, la documentazione di un’app che abbiamo comprato da poco, una cagata.
– Che app? Per il cellulare?
– Ma no, un’applicazione web, ma vabbé, non è questo il punto. È che sta roba qui ce l’ha la ditta che l’ha fatta st’app. Mica io.
– Chiaro.
– E allora niente, alla fine sono riuscito a trovare un tipo della ditta, uno che si occupava della nostra app, e m’ha dato lui tutta la documentazione.
– Capito, beh bazza no?
– Insomma. Ho perso tutta la mattina a capire cosa voleva il capo, poi tutto il pomeriggio a trovare il tipo giusto, e solo dopo un po’ di mail che mi sforzavo di essere gentile m’ha mandato tutto.
– Eh, bisogna sempre fare così.
– Ma poi il capo pensava che dovessi scriverla io la documentazione, cioè reverse engineering e ciao. Roba che ci sto sopra un mese.
– Sè vabbè. Lascia stare.
– E infatti quando poi gli ho girato tutto, poco fa, non m’ha anche detto che sono stato veloce?
– Che storia.
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