In fondo, uno degli elementi di crisi per la civiltà borghese contemporanea, è dato dall’incapacità, da parte dell’uomo medio, di sottrarsi da sistemi di forme acquisite che gli vengono forniti dall’esterno, che egli non si è guadagnato attraverso una personale esplorazione della realtà. Malattie sociali come il conformismo o l’etero-direzione, il gregarismo e la massificazione sono appunto il frutto di una passiva acquisizione di standard di comprensione e giudizio che vengono identificati con la “buona forma” in morale come in politica, in dietetica e nel campo della moda, a livello dei gusti estetici o dei princípi pedagogici. Le persuasioni occulte e le eccitazioni subliminari di ogni genere, dalla politica alla pubblicità commerciale, fanno leva sull’acquisizione pacifica e passiva di “buone forme” nella cui ridondanza l’uomo medio si riposa senza sforzo.
[Umberto Eco, 1962, Opera aperta, pag. 151]