Ha scritto un pezzo per me: Di’ Joe. Mi limitavo a muovere le labbra. Dovevo sentire, non pensare. È la pièce più sfibrante che abbia mai affrontato, e dura venti minuti. Osservai: “Mio dio, Sam, diventi sempre più difficile”. Immaginazione morta immaginate era un romanzo di 260 pagine. Gli domandai: “Come va co libro?” Mi rispose: “L’ho ridotto a 18 pagine. È tutto quello che ho potuto salvare dell’originale”.
[Mel Gussow, Jack MacGrowan, 9 gennaio 1973 da Conversazioni con (e su) Beckett (Conversation with (and about) Beckett), 1996,
trad. Manlio Benigni, Ubulibri 1998, pp.20-21]
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