degli inizi sono capaci tutti

Ed ecco, sarà una fissazione che m’è presa, non lo so… Forse una convinzione senzasenso… Ma, vedete… in tutte le culture, da sempre, si… celebra la fine di un ciclo con una danza… la fine di un’epoca, la fine di uan vita… a poco a poco le danze magari sono diventate gesti rituali e se n’è persa tutta la loro componente… fisica… ma c’è sempre una danza intorno alla fine delle cose– un valzer sul ponte del Titanic che affonda, gli orixa che si rolonao per terra e parlano dall’orlo di un mondo all’altro… Anche l’ultima danza, l’ultimo ballo che si riserva alla persona che si ama, è quello più importante, perché la cosa più importante è essere isnieme alla fine. Degli inizi sono capaci tutti. Chiunque può iniziare. Quello che conta è arrivare alla fine e tenerla sospesa nell’ultimo presente che ci resta.


[Giordano Meacci, Brechtdance
da Tutto quello che posso, Minimum fax 2005, p. 133]