dedalo

Gli invio un messaggio dal cellulare per comunicargli che in queste settimane sono confuso: raccontare una storia, gli srivo, è come districarsi per uscire da un labirinto, e non sei né teseo né il minotauro… né tantomeno Arianna. Sei quel cazzo di filo che si può spezzare. E essere il filo… è una gran bella responsabilità.
Mi risponde: «Un par di balle. Se racconti la storia, sei Dedalo.»


[Ausonia, Interni #2, p.184]