cosa ci tiene lontano

Ehi, Ripolus, gridiamo, hai capito, non è in grado di sentire lo stagno. Ehi, Ripolus, quando arriva lo stagno?
Subito, dice Ripolus, lo stagno arriva subito.
E che cosa ci tiene lontano?, chiediamo.
La distanza, dice Ripolus.
Camminiamo e camminiamo e non siamo mai là, diciamo.
Subito, dice RIpolus, subito.
E quand’è subito, chiediamo, perché abbiamo fretta di essere finalmente dipinti. Ma quando, anche Ripolus non lo sa. E com’è, chiediamo, quando si è dipinti?
Come dovrà essere, dice Ripolus, bello.
Bello come pisciare?, chiediamo.
No, dice Ripolus, molto più bello.


[Gert Hofmann, La parabola dei ciechi (Der Blindensturz), 1985
trad. Tiziana Prina, Racconti Edizioni 2019, pp. 40-41]