I piedi erano andati, le mani erano andate. Probabilmente con altre temperature la cancrena avrebbe proceduto con maggior celerità. Ora invece in molti di loro c’è una strana affettazione, un’ansia che è tutta umana, o bestiale come quella dei cani. Considerano ancora il tempo come una faccenda importante. È per loro che la fretta ha un significato. I corpi che giacciono qui, vicino a me, all’interno della tenda, ormai la pensano in maniera differente.
[Filippo Tuena, Ultimo parallelo
il Saggiatore 2021, p. 185]