con gli occhi dello Tsalal

Scrivesti che nella vita di questo mondo non vi è vera crescita o evoluzione, ma soltato trasformazioni dell’apparenza, un incessante liquefarsi e formarsi di superfici prive di ogni essenza sottostante. Soprattutto asseristi che non vi è salvezza per alcun essere perché nessun essere esiste in quanto tale, nulla esiste per essere salvato: tutto, tutti esistono soltanto per farsi trascinare nel lento e interminabile turbinio delle mutazioni che sapremmo vedere in ogni secondo della nostra vita se semplicemente lo osservassimo con gli occhi dello Tsalal.


[Thomas Ligotti, Lo Tsalal, da Nottuario
trad. Luca Fusari, Il Saggiatore 2017, p. 114]