Sembra che gli oligarchi fossero gente energica. Si racconta che in alcune città facessero un giuramento «Sarò nemico del popolo, ed escogiterò contro di lui tutti i mali che potrò».
Oggigiorno i reazionari non sono così sinceri.
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Il crollo della democrazia
Quando presentai il romanzo a Lisbona c’erano circa milleseicento persone in sala. Ci fu un lungo dibattito e a un certo punto l’ex presidente Mario Soares, che sedeva accanto a me, si girò con fare indignato e mi chiese: se si arrivasse a una votazione in cui, non dico l’ottanta per cento delle schede — come è scritto nel romanzo — ma anche solo il quindici per cento fosse in bianco, non crede che questo risultato rappresenterebbe il crollo della democrazia? Ah sì? ho detto io. Perché invece il quaranta per cento di astensioni non lo è?
Zavagliando néca
gnola (lamento noioso) * ma che gnola che fa Laura Pausini
[…]
intavanto (intontito) * ieri sera mi sono scolato un litro di vino e adesso sono ancora intavanato
[…]
malghino (imbroglio) * per vincere le elezioni Bush ha fatto dei malghini
Mi dispiaceva
Eco doppler, eco doppler transcranica, eco doppler cardiaca, raggi al collo, esami del sangue per il colesterolo, esami dell’urina, esami del sangue venoso, holter, due visite neurologiche, una visita cardiologica, risonanza magnetica con contrasto, avevo fatto tutto, e la maggior parte di questi esami ero dovuto andare una volta all’ospedale per farli e una volta per ritirare gli esiti, e se ci aggiungiamo un numero imprecisato di rilevazioni della pression, quello era un periodo che io, che eran degli anni che non andavo dal dottore, avevo recuperato, in quel mese e mezzo lì, tutto il tempo che avevo perso e per me, in quel mese e mezzo lì, curarmi era diventato un mestiere, come avere un part time, ero invecchiato, non c’era niente da fare, ero invecchiato, e così come, quando avevo quindici anni, qualsiasi giorno era buono per innamorarmi o, quando ne avevo trentatré e con la mamma di Daguntaj avevamo deciso di provare a fare un bambino, qualsiasi giorno era buono per generare un bambino, ecco, adesso, in quel mese e mezzo lì, avevo scoperto che qualsiasi giorno era buono per morire, e avevo l’impressione, non so come dire, che mi dispiaceva.
Troppo lungo
Io, diversamente da Paride, a me prima di adesso non mi era mai venuto in mente, di scrivere un libro, un romanzo.
Invece Paride una volta mia veva confessato che lui avrebbe voluto scriverlo, un romanzo.
«Ce l’ho tutto in testa» mi aveva detto «per il momento ho scritto solo il titolo. Lo vuoi sapere?» mi aveva chiesto.
«Dimmelo» gli avevo detto io.
«Il modo che le cantanti americane cantano l’inno americano al superbowl, che sembra sempre che si stan per cagare addosso.
«È troppo lungo?» mi aveva chiesto.
«Eh» gli avevo detto io.
Zavagliando
abàsta (abbastanza) * non ci vado più alla partita con lui, ne ho avuto abàsta
[…]
buridone (rimprovero) * gli ha dato un gran buridone ma non è servito
[…]
canchero (di persona orribile) * ma hai visto che canchero è quella là?
Per la verità
Nei romanzi che compongono la Trilogia si narra di sparizioni inspiegabili, investigazioni improvvisate, scambi di ruolo, osservatori che si scoprono osservati, intrecci di vita governati dal caso. E in una delle ultime pagine si legge: «In sostanza, le tre storie sono una storia sola, ma ognuna rappresenta un diverso stadio della mia consapevolezza di essa». Dunque, a questo punto le chiedo un aiuto per orientare meglio i lettori.
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Diario
Ogni tanto penso che sarebbe bello tenere un diario.
Ma che diario mi chiedo, un diario delle cose, dei fatti, per non scordarsi, o un diario dei pensieri, delle parole, per non perderli. Un diario delle cose viste o di quelle immaginate. Un diario di viaggio o un diario di stanza, per i giorni tutti uguali, per cercare di differenziarli.
A volte li ho anche iniziati questi diari, ma poi non ho avuto voglia di continuarli.
Fatto sta che domani vado a Malaga, e se mai scriverò un diario di viaggio non sarà su queste pagine.
Il mondo al contrario
Questo è il mondo al contrario. Il tempo che c’è tra i pasti è tempo perso. Dormi o vegeti mentre guardi la televisione, e aspetti il prossimo pasto.
La violenza come risposta alle promesse del consumismo
Lei ha dichiarato una volta che la violenza contemporanea le sembra una sorta di cinica risposta alle promesse del consumismo. Cosa intendeva, di preciso?
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