UFFICIO IN BICICLETTA STOP BJÖRK STOP FREDDO STOP CAPO CHIEDE ANALISI SOFTWARE STOP MAIL PROGRAMMATORE DITTA SOFTWARE STOP INOLTRO ANALISI SOFTWARE CAPO STOP SEGUONO RINGRAZIAMENTI STOP
roba mia
esercizi di stile: lipogramma (in u)
Arrivo al lavoro in bicicletta, ascoltando David Bowie, col freddo che mi taglia la faccia e le mani.
Appena mi tolgo cappotto e cappello, vengo convocato dal capo reparto. Mi dice vago dell’applicazione software che abbiamo comprato, poi mi fa “vedi cosa riesci a fare”.
Capisco solo dopo aver speso tempo e insistenza che si aspetterebbe da me l’analisi scritta e dettagliata del prodotto comprato (compito normalmente della ditta che ha scritto e piazzato il software).
Nel pomeriggio, dopo diverse mail, ottengo finalmente l’analisi desiderata dal programmatore referente della ditta che ha installato il software per noi. Inoltro l’analisi del prodotto al mio capo reparto, che mi ringrazia e mi elogia per la rapidità.
esercizi di stile: lipogramma (in o)
Faccia e mani gelati, David Sylvian, la mia scrivania.
Appena senza giacca e berretta, il principale mi chiama. Mi fa un’arringa imprecisa su una app acquistata dall’ente, e mi dice “vedi tu”.
Chiedere e insistere mi chiarisce la richiesta, quella di un’analisi scritta e dettagliata della suddetta app (faccenda abitualmente della ditta che l’ha scritta e venduta).
Più tardi, per mail mi arriva l’analisi desiderata, grazie anche a un referente della ditta che ci vende questa maledetta app. Mi basta girare l’analisi scritta al principale, il quale mi ringrazia e incensa per la rapidità.
esercizi di stile: lipogramma (in i)
Recato al lavoro come sempre, ascoltando Gary Numan, col freddo che pugnala palme e volto.
Appena tolgo cappotto e cappello, vengo convocato dal capo reparto. Fa tutto un escursus vago su un’app software che ha comprato per lavoro. Conclude con “guarda un po’ tu”.
Comprendo solo dopo molte domande che aspetta da me un esame esteso e argomentato su questo prodotto (un documento normalmente redatto dall’ente che ha prodotto e venduto questo dannato software).
Qualche ora e molte lettere dopo, ottengo questo documento da un programmatore referente. Mando questo esame del software al capo reparto, e questo accetta tutto contento l’allegato da me prodotto velocemente.
esercizi di stile: lipogramma (in e)
Raggiungo l’ufficio in bici, ascoltando i Joy Division, con la faccia ghiacciata.
Mi tolgo cappotto, cuffia, guanti, poi subito vado dal capo. Mi fa tutto un discorso vago su un’app pc comprata dall’ufficio, mi fa “dai un occhio alla cosa”.
Capisco solo dopo un po’ cosa voglia: un’analisi minuziosa di sto prodotto (compito di solito affidato alla ditta originaria).
Più tardi, dopo un giro di mail, risolvo contattando un programmista. Lui mi inoltra l’agognata analisi, io la inoltro al mio capo. Quindi lui mi chiama ringraziandomi, rimarcando la mia rapidità.
esercizi di stile: lipogramma (in a)
Giungo in ufficio in bici, udendo i Depeche Mode, col freddo che mi colpisce il volto.
Mi tolgo piumino e berretto e subito il boss mi vuole nel suo ufficio. Mi dice cose imprecise su un nuovo prodotto per il computer che il nostro ente sfrutterebbe negli ultimi tempi, mi dice “vedi un po’ tu”.
Comprendo solo dopo un po’ di tempo e diverse questioni che vorrebbe un mio studio scritto e completo sul prodotto in questione (compito specifico di chi progettò e vendette il suddetto prodotto).
Nel pomeriggio, dopo un giro di lettere elettroniche, ottengo infine il documento voluto per mezzo di uno dei progettisti referenti dello studio di cui il mio ufficio è cliente. Spedisco il documento ottenuto verso il boss, e lui tesse le mie lodi per il celere svolgimento.
esercizi di stile: reverse (hysteron proteron)
Il capo mi ringrazia e mi elogia per la rapidità.
Tutto perché gli ho inoltrato il documento che mi ha mandato un tipo di un’altra ditta. In realtà era il programmatore referente che si è occupato dell’ultima applicazione software comprata dalla nostra azienda. E il mio capo voleva l’analisi tecnica di questo software. Ma questo l’ho capito solo delle domande precise e soprattutto mezz’ora di divagazioni. E dire che il mio capo mi ha chiamato appena sono arrivato in ufficio, neanche il tempo di togliere cappello e cappotto. Sì, perché fuori fa freddo, specie in bicicletta. E non basta ascoltare Matt Elliott.
esercizi di stile: arcobaleno
Vado in ufficio sotto un cielo azzurro e freddo, ascoltando una musica gialla.
Mi tolgo il cappotto verde e il cappello blu, e subito sono convocato dal capo reparto tutto rosso. Mi fa un discorso vago e un po’ grigio su un’applicazione violetta che abbiamo comprato. Poi mi dice “vedi tu che colore scegliere”.
Capisco solo con domande di tutti i colori che si aspetta da me un’analisi nero su bianco del prodotto in questione.
Nel pomeriggio arancione, ottengo il documento più nero che bianco da un programmatore rosa. Lo giro al mio capo reparto, che mi ringrazia con parole arancioni.
Berlinale 65, il reportage: epilogo
È lunedì, o più precisamente Rosenmontag, l’ultimo giorno di Karnival.
A Berlino non si festeggia più da qualche anno, e posso anche immaginare perché. Non ne siamo troppo dispiaciuti. Salutiamo la padrona di casa, la corriera riparte da Berlino dopo pranzo.
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Berlinale 65, il reportage: quinto giorno
Ultimo giorno di proiezioni, nessun biglietto in tasca, i premi li hanno dati ieri, c’è tempo solo per recuperi tardivi e casuali. Oggi danno un sacco di film in concorso, quindi bisogna approfittarne (anche Herzog, ma è la mattina alle 10:00 e noi siamo in vacanza).
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