musica

Il perturbante che migliora la vita

In questi giorni, per un motivo o per l’altro, ho riguardato le prime due puntate di Neon Genesis Evangelion e mi sono ricordato di uno dei (tanti) momenti perturbanti di questa serie-anime (la migliore di tutti i tempi, a scanso di equivoci), uno di quei momenti di smarrimento che poi ricorderò come bellissimi, come l’alba di una nuova era della (mia) mente.
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catalogare/archiviare/ricordare

Colpito da un flusso di informazioni costanti, alla ricerca di nuovi canali percettivi per poterne assorbire ancora di più, mi trovo spesso a dimenticare ciò che mi passa sotto gli occhi, nelle orecchie, per qualche millesimo di secondi fra le sinapsi del cervello. Nel disperato tentativo di dare senso a quelle brevi scariche elettriche (ammesso che sia possibile), ho bisogno di ricordare, archiviare, catalogare, per potere poi costruire nuovi ponti/mondi/connessioni neurali.
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Insert Name Festival 2016 ovvero Come vedersi Matt Elliott live due volte in una sera

Sabato sono andato a visitare Liegi con la mia ragazza. O meglio, siamo andati a Liegi (che prima d’ora conoscevo solo per via del regista) per il (quasi) famoso Insert Name Festival. O ancora meglio, siamo andati all’Insert Name Festival per vedere Matt Elliott live (per la terza volta per quanto mi riguarda, ma è sempre un piacere).
Matt Elliott è il mio cantautore preferito ed è uscito da poco l’ottavo disco a suo nome (questa dicitura ha senso, vedi Third Eye Foundation): The Calm Before. Ma andiamo con ordine.
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