Ma ora non è semplicemente ora. Ora è anche un freddo promemoria; un’intera giornata più di ieri, un anno più dell’anno scorso. Ogni ora ha un’etichetta con una data, che rende obsoleti tutti gli ora passati, finché prima o poi, forse – no, non forse, di sicuro – succederà.
[Christopher Isherwood, Un uomo solo (A Single Man), 1969,
trad. Dario Villa, Adelphi 2009, p. 9]