È noto che Croce, in alcune pagine della sua Estetica — la sua stupenda Estetica — dice: «Affermare che un libro è un romanzo, un’allegoria o un trattato d’estetica ha, più o meno, lo stesso valore che dire che ha la copertina gialla e che possiamo trovarlo sul terzo ripiano a sinistra». I generi vengono, cioè, negati e gli individui affermati. A questo si dovrebbe aggiungere che, naturalmente, sebbene gli individui siano reali, precisarli significa generalizzarli. Naturalmente, questa mia affermazione è una generalizzazione e non deve essere permessa.
[Jorge Luis Borges, Oral, 1979
trad. Angelo Morino, Editori Riuniti 1981, p. 49]