una promessa

Il pensiero che si forma con la sola storia, quanto quello che si contrappone ad ogni storia, tolgono all’uomo il mezzo o la agione di vivere. Il primo lo spinge all’estrema prostrazione del “perché vivere?”; il secondo al “come vivere?”. La storia, necessaria, non sufficiente, non è dunque che una causa occasionale. Non è assenza di valore, né valore in sé, e neppure materia prima di un valore. È un’occasione, tra altre, in cui l’uomo può avvertire l’esistenza ancora confusa di un valore che gli serve a giudicare la storia. La rivolta stessa ce ne dà promessa.


[Albert Camus, L’uomo in rivolta
trad. Liliana Magrini, Bompiani 2009, p. 271]