L’utilità della rivoluzione non stava nel dare agli uomini la felicità, “l’esecranda comodità terrestre”. Essa doveva invece, nella mente di Breton, purificare e chiarire la loro tragica condizione. La rivoluzione mondiale e i terribili sacrifici che essa implica dovevano arrecare un solo beneficio: “impedire che la precarietà affatto artificiosa della condizione sociale veli la precarietà reale della condizione umana”. Semplicemente, per Breton, questo progresso era smisurato.
[Albert Camus, L’uomo in rivolta
trad. Liliana Magrini, Bompiani 2009, p. 109]