Ed è bene ricordarsi che l’attività onirica non produce solo quei sogni importanti e trasformativi che si leggono nei trattati di psicologia: anzi, vi cresce una folta vegetazione di immagini e situazioni pazze a cui è difficile (e in fin dei conti, inutile e poco divertente) affibbiare un senso compiuto. Di solito i sogni più assurdi facciamo fatica a ricordarli, così come le storie più pazze sembra sempre che non valga la pena di scriverle. Ma in fondo perché no?
[Dottor Pira, postfazione di Dragon Blaze “G”]