anch’io

John Mabbott, docente di filosofia a Oxford, ha raccontato che quando arrivò a Nottingham per partecipare al congresso incontrò, all’ostello della gioventù, un giovanotto con zaino, calzoncini corti e camicia col collo aperto. Non avendo mai visto Wittgenstein di persona, pensò trattarsi di uno studente in vacanza che ignorava che l’ostello era stato riservato ai partecipanti al congresso filosofico. Per cui gli fece gentilmente presente: “Temo ci sia un raduno di filosofi da queste parti.” Al che Wittgenstein rispose cupo: “Anch’io.”


[Ray Monk, Wittgenstein. Il dovere del genio,
trad. Piero Arlorio, Giunti 2018, p. 272]