un tasto infelice

59. Chi ha guardato il mondo in profondità indovina quale saggezza ci sia nel fatto che gli uomini sono superficiali. È l’istinto di conservazione che insegna loro a essere volubili, leggeri e falsi. Si ritrova qua e là una adorazione appassionata ed eccessiva delle «forme pure», nei filosofi come negli artisti: senza dubbio chi ritiene necessario in tal modo il culto della superficie, può aver toccato una qualche volta un tasto infelice sotto di essa.


[Friedrich Nietzsche, Al di là del bene e del male,
trad. Ferruccio Masini, Adelphi 1977]