Sono talmente tanti i posti dove non sono. Non sono a Napoli, a Tangeri, Coimbra, Lisbona, New York, Jambol e Instambul. Non solo non ci sono, ma non ci sono dolorosamente. Non sono in un piovoso pomeriggio a Londra, non sono nel baccano di Madrid la sera, non sono a Brooklyn in autunno, non sono nelle domenicali strade deserte a Sofia o a Torino, nel silenzio di una cittadina bulgara del 1978…
[Georgi Gospodinov, Cronorifugio, 2020
trad. Giuseppe Dell’Agata, Voland 2021, p.249]