cari filosofi

E voi, cari filosofi, vi dovreste occupare più della tecnologia dell’uomo e meno della sua dissezione in anima e corpo, di quella porzione chiamata Animus, Anima, Geist, Seele e di altre frattaglie offerte alla macelleria filosofica, poiché si tratta di suddivisioni assolutamente arbitrarie. Capisco che coloro ai quali queste parole sono indirizzate generalmente non esistono più, ma anche i filosofi contemporanei persistono nell’errore, piegandosi alla tradizione; non è lecito moltiplicare gli esseri oltre il necessario.


[Stanisław Lem, Golem XIV, trad. Lorenzo Pompeo
da Universi, Mondadori 2021, p. 1436]