Fin dai primissimi approcci con la normale procedura di formulazione di nuovi piani annuali di attacco nucleare, questo nuovo prototipo – l’ultimo della serie – mostrò segni di un incomprensibile negativismo. Dopo l’ennesima sessione di prova nelle riunioni dello stato maggiore illustrò davanti a un gruppo di esperti psiconici e militari un sintetico exposé nel quale dichiarò il proprio completo désintéressement nei confronti della dottrina della supremazia militare del Pentagono in particolare e più in generale per la posizione mondiale degli Stati Uniti, e nemmeno sotto la minaccia di venire smantellato cambiò la sua posizione.
[Stanisław Lem, Golem XIV, trad. Lorenzo Pompeo
da Universi, Mondadori 2021, p. 1408]